LA STORIA DEL PATRIZIATO

1 – STORIA

Il Patriziato nel 1500 era proprietario, con la Parrocchia, dei beni della Comunità.
Stabio divenne svizzero con il Trattato di Ponte Tresa del 9 maggio 1517, con cui si scambiava il territorio di Stabio con Domodossola.

L’importanza del Patriziato di Stabio era legata a quella del comune, basti vedere che nel 1801 Stabio contava 1060 abitanti, Mendrisio 1200 , era quindi il secondo comune del distretto e il 5° in ordine di importanza nel Cantone Ticino.
Questo fino a circa il 1880.
La divisione tra il Comune attuale, Il Patriziato e la Parrocchia avvenne nel 1803 con l’atto di Mediazione di Napoleone che fece istituire i Municipi.
Il Municipio di Stabio venne costituito solo nel 1809.
Il più antico documento conservato nell’archivio parrocchiale risale al 1437 e tratta di una donazione di un terreno.

2 – FAMIGLIE

Il Patriziato è formato dalle 10 Famiglie: Giorgetti, Perucchi, Socchi, Luisoni, Induni, Rusconi, Gropetti, Ginella, Pellegrini, Della Casa.
(la storia delle famiglie è descritta nel Bollettino del Patriziato N. 9 – oppure nella sezione Famiglie del sito internet )

3 – BENI

I Beni del Patriziato ancora nel 1800 erano le strade, i ruscelli e i torrenti.
Il Patriziato era anche proprietario di uno degli stabilimenti dei bagni, poi diventato proprietà privata.
Con l’avvento del Comune gli restarono solo la Collina del Castello , le sponde del torrente Gaggiolo e gli scorpori di terreno tra le strade transitabili e i campi e prati dei privati. I privati per avere l’accesso alle loro proprietà dovevano chiedere l’autorizzazione al Patriziato proprietario dello scorporo.
Nel 1856 il Patriziato donò al Comune il sedime , al Castello, per la costruzione delle scuole comunali ( ora Museo della civiltà contadina), riservandosi il diritto di avere un’aula al piano terreno, a disposizione per tenervi le Assemblee patriziali.
Parte dei terreni della collina del Castello, nel corso degli anni, vennero riscattati da coloro che li coltivavano.ora ne sono rimasti solo mq. 12’203
Con l’istituzione della nuova mappa nel 1950 la Collina del Castello venne divisa tra : Il Patriziato , proprietario del terreno e del bosco, la parrocchia proprietaria della Chiesetta e il Comune proprietario della strada.
Nel 1960 gli amministratori del Patriziato si accorsero che non gli venne attribuito nessun terreno a compenso delle 186 particelle di cui erano proprietari prima dell’allestimento della nuova mappa, gli era rimasto solo una piccola parte della riva del torrente Gaggiolo.
Si sono rivolti al Municipio e l’On. Sindaco, Mario Rapelli, gli concesse un terreno in zona Rianella ( vicino all’attuale campo sportivo mapp. 968 mq. 5494)
Il Patriziato mantenne e affittò il terreno fino al 1971 qundo vene introdotto il Registro Fondiario Definitivo di Stabio e gli Ispettori si accorsero che il terreno , ceduto al Patriziato, non era del Comune ma del Consorzio Raggruppamento terreni.
Il Patriziato intraprese una azione legale per farsi assegnare il terreno stesso ma il Giudice decise che ” visto che i beni dei Patriziati passeranno ai Comuni il terreno venne attribuito al Comune e il patriziato restò senza l’equivalente dei suoi beni precedenti.

4 – ATTIVITÀ

L’attività in passato è stata quella di mantenere le strade, i ruscelli e i boschi di sua proprietà.
Come risulta dai verbali ( il primo ancora esistente porta la data del 1881 ) l’Assemblea patriziale annuale, si interessava della proprietà al Castello per il bosco e le piante da frutta che vi si trovano nella parte affittata.
nel 1953 il Patriziato di Stabio mise a disposizione del Comune lo spazio per la posa del monumento in ricordo della mobilitazione della Guerra 1939- 1945, dello scultore Larghi di Stabio, in occasione del 150° di appartenenza del cantone Ticino alla Confederazione.
Nel 1997 il patriziato venne riconosciuto dall’autorità cantonale.
Nel 2000-2002 si realizzò una zona di svago al Castello a disposizione dei cittadini.
La zona di svago e il terreno al Castello è gestito dal Comune di Stabio.
Nel 2005 venne inaugurata la Bandiera del Patriziato di stabio